Il valore delle esportazioni lombarde cresce ancora rispetto al primo trimestre dello scorso anno con valori pari al +8,4%. La regione si conferma così centrale nella crescita nazionale sul fronte esportazioni nonostante le difficoltà del mercato.
Macchinari e apparecchi elettrici i prodotti più richiesti all’estero in questo trimestre: 12,8% la richiesta per i primi e 13,0% per i secondi ma significativo anche il contributo di tessile e abbigliamento (+16,2%), in negativo solo l’export dei mezzi di trasporto (-2,4%). Resta determinate per il risultato il flusso di merci verso gli Stati Uniti (+25,6% tendenziale), mentre preoccupa la contrazione dell’export verso la Germania (-2,1%), partner principale della Lombardia con una quota del 13,4% del valore totale esportato dalla regione, e verso la Cina (-1,0%) nonostante la fine delle restrizioni legate alla politica zero-covid. Nonostante il confronto annuale restituisca un quadro ancora positivo, la flessione congiunturale e i primi segnali negativi dai principali player internazionali confermano un rallentamento del commercio mondiale. Gli effetti positivi dell’abbandono della politica zero-covid da parte della Cina, con la conseguente riattivazione delle catene di fornitura, il calo dei prezzi delle materie prime e l'impulso atteso sui consumi nelle economie avanzate tardano ad arrivare e l’atteso rafforzamento del commercio mondiale non è ancora visibile.
Approfondimenti nel report pubblicato sul sito di Unioncamere Lombardia