Manifattura lombarda, parola d’ordine resilienza

Nel 2024 l’andamento del settore manifatturiero lombardo rimane stazionario, senza significativi movimenti rispetto al trimestre precedente. La variazione media annua della produzione è infatti pari a -0,8% per l’industria e a 0% per l’artigianato, che comunque posizionano la Lombardia al di sopra della performance nazionale che registra una contrazione pari al -3,7%.

Sul fronte del fatturato le variazioni restano minime (-0,3% per l’industria e -0,7% per l’artigianato) mentre gli ordinativi soffrono maggiormente a causa del mercato interno ancora in affanno nel 2024 (-0,5% l’industria e -1,7% l’artigianato). I dati tendenziali di fine anno mostrano alcuni segnali di miglioramento per il manifatturiero lombardo: la produzione registra una minima crescita tendenziale pari al +0,2%, in controtendenza con quanto osservato nei precedenti trimestri; il fatturato rafforza il trend positivo che già aveva caratterizzato il terzo trimestre (+1,3%); gli ordini interni crescono dell’1% e quelli esteri registrano una crescita ancora più consistente, pari a +4,1% rispetto all’analogo trimestre del 2023.

Tra i settori più performanti: Chimica (+4,5% variazione media annua) e Alimentari (+2,7%); stabili invece Carta-stampa (+0,3%), Gomma-plastica (+0,1%), Minerali non metalliferi (-0,2%). In sofferenza il comparto moda (Abbigliamento -1,7%, Pelli-calzature -6,8% e Tessile -8,3%) ai quali si aggiungono: Legno-mobilio (-0,8%), Mezzi di trasporto (-0,9%), Meccanica (-1,6%) e Siderurgia (-3,1%). L’occupazione in questo trimestre subisce un nuovo minimo rallentamento sia per l’industria (-0,4%) che per l’artigianato (-0,1%), con un aumento del riscorso alla cassa integrazione, in particolare da parte delle imprese dei settori del Tessile, dei Mezzi di trasporto, della Siderurgia, della Meccanica e dell’Abbigliamento.