Nel terzo trimestre (2023) cala l’andamento del commercio con l’estero della Lombardia: le esportazioni scendono a 38,4 miliardi di euro, l’8,3% rispetto al trimestre precedente e le importazioni si fermano a 40,2 miliardi (-10,7% sul trimestre precedente). Su base annua il calo degli scambi con l’estero è altrettanto evidente: -2,8% l’export e -12,4% l’import. La domanda mondiale di beni resta debole con attività industriale sotto tono. Metalli di base e prodotti in metallo registrano un -10,0% tendenziale, l’aggregato degli altri prodotti come mobili, bigiotteria, forniture medico-dentistiche è pari al -18,2% e sostanze e prodotti chimici si attestano a -9,1% apportano i maggiori contributi negativi all’export lombardo. All’opposto sostengono le esportazioni solo i mezzi di trasporto (+23,6%), in ripresa dopo un lungo periodo di crisi, i macchinari ed apparecchi n.c.a. (+4,2%), gli articoli farmaceutici (+6,7%) e i prodotti alimentari (+3,4%).
L’analisi per area geografica mostra una contrazione generalizzata ma più intensa verso l’Unione europea (-5,1%), i paesi europei non UE (-4,6%) e il Nord America (-3,6%). Ancora in positivi il Medio Oriente (+14,9%), l’America centro-meridionale (+6,7%) e il continente africano (+7,0% l’Africa settentrionale e +29,4% gli altri paesi africani). Considerando i singoli paesi è determinante il peggioramento della Germania ancora in difficoltà (-10,9%) e la svolta negativa della Svizzera (-13,5%). I maggiori contributi positivi provengono invece da Turchia (+15,4%), Arabia Saudita (+39,7%) e Paesi Bassi (+10,0%).
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